Archivio per la Esperienze con KeyclickerTAB Categoria

WhatsApp per disabili per Lisa

Pronta Lisa? Oggi parliamo proprio di te, dei tuoi 24 anni e del tuo bel viso simpatico!
Chi l’avrebbe mai detto che dopo quasi otto anni ci avresti ricontattato per richiederci un “WhatsApp per disabili” con cui poter finalmente contattare i tuoi amici ?!? Quando noi di AIDA Onlus ti siamo venuti a trovare la prima volta la motivazione di provare i nostri ausili, devi ammetterlo, forse non era delle più forti… e non ha di certo contribuito il fatto che il centro diurno che frequentavi non ti abbia aiutato adeguatamente in questo tuo percorso…
Nonostante ciò, oggi sei pronta a volerti impegnare e vediamo in te tanta voglia di comunicare con le persone che ti stanno accanto.
Purtroppo la tua tetraparesi ti ha limitata in tante cose, ma ora, vedendo gli amici e soprattutto tua sorella Alice che scrivono e parlano tra loro utilizzando i social, è scattata in te la motivazione per provare un nuovo ausilio per avere un “WhatsApp per disabili” che ti possa avvicinare a questo mondo.
E, cara Lisa, proprio con te in questi giorni, tramite videochiamate, stiamo lavorando per permetterti di contattare e sentire i tuoi più cari amici.
Visto che all’inizio facevi un po’ la “timidona”, abbiamo cercato di capire innanzitutto quali fossero i tuoi interessi … ed ecco la MUSICA!!!
Tramite un tuo tappetino giocattolo che utilizzavi come pulsante con la mano (e che simulava una batteria!), per darci conferma, sei riuscita a far partire o interrompere i brani che ti proponevamo.
Tra chitarre, trombe, violini, pianoforti… sorridevi e rispondevi correttamente toccando con la mano la tua pulsantiera al momento giusto.
Però, per poterti fornire un “WhatsApp per disabili” avevamo bisogno di individuare in te un movimento più preciso e intenzionale, con la mano non eri così reattiva. Così ti abbiamo chiesto di provare con il pulsantino rosso che già avevi sul poggiatesta e che utilizzavi col movimento del viso.
E’ andata molto meglio, brava Lisa!
Così le volte seguenti abbiamo simulato davvero messaggi e chiamate, grazie al prezioso aiuto della tua mamma Rita.
Ti ha proposto uno alla volta i messaggi vocali che ti avevano spedito i tuoi amici, tu hai premuto con la testa il pulsante e sei stata così in grado di decidere chi contattare. La mamma allora scriveva o chiamava davvero quella persona e tu riuscivi così a sentirle vicine a te.
Questa era ancora una simulazione, Lisa, ma presto il “WhatsApp per disabili” che ti stiamo preparando ti renderà indipendente e capace di contattare chi vorrai!
Nel frattempo continua così, esercitandoti anche con i quaderni che ti hanno costruito i tuoi famigliari, ad esempio per poter scegliere da sola cosa mangiare per colazione!
L’incontro con te Lisa ci ha permesso ancora una volta di riscontrare l’importanza della motivazione per i ragazzi disabili: senza di essa è quasi impossibile riuscire a trovare gli strumenti e l’ausilio giusto per poterli aiutare.
Qualcosa che li attiri e che li stimoli è necessario perché collaborino, altrimenti la loro disabilità può apparire a volte anche più grave di quello che sia nella realtà.
Grazie Lisa per averci ricontattato e dimostrato il tuo impegno! Il lavoro e gli esercizi da fare insieme saranno ancora tanti, ma confidiamo nella tua perseveranza e nella pazienza della tua mamma.
Salutaci tutti !
Per visitare ulteriori informazioni sugli ausili per disabili vai sul sito:
www.aidalabs.com
Email: info@aidalabs.com
Tel/whatsapp : 3338954485 – 3890596888

Stringi tra le mani lo strumento per la comunicazione “KeyClicker”
Stringi tra le mani lo strumento per la comunicazione “KeyClicker”
Il piccolo Nicola è venuto a trovarci di persona insieme alla mamma e al papà per trovare insieme uno strumento per la comunicazione. Nicola è un bambino di 8 anni, di Bergamo, che ha subito una grave cerebrolesione a causa del vaccino esavalente, quindi ha una tetraparesi spastica molto grave che gli impedisce di parlare e lo rende praticamente immobile.
Nicola è molto legato ai genitori, tanto che ha preferito lasciare da sola la sua bella carrozzina e trascorrere tutto il tempo tra le loro braccia! Circondato da questo contesto rassicurante, Nicola ha quindi provato uno strumento per la comunicazione per trovare il modo di esprimersi autonomamente. La mamma ci ha spiegato che in passato si era provato a farlo comunicare usando dei fogli di carta su cui lui doveva toccare la risposta scritta, ma muovere le braccia è un bello sforzo! Quindi abbiamo pensato di provare lo strumento per la comunicazione VocalPC per sfruttare i suoi vocalizzi e comandare KeyClicker a scansione, visto che Nicola solitamente non si fa problemi a farsi sentire ad alta voce!
Tuttavia, forse complice la nottataccia appena passata in bianco oppure la presenza di facce nuove intorno a lui, Nicola si è fatto più silenzioso di una notte senza luna e abbiamo dovuto cambiare decisamente direzione. Come ci ha spiegato la mamma, Nicola riesce a rispondere “si” molto bene chiudendo i pugni stretti stretti quando gli si fanno delle domande e allora abbiamo pensato di applicare questa sua abilità come strumento per la comunicazione. La mamma gli ha fatto le domande, noi abbiamo preparato le tabelle personalizzate e il papà ha prestato i pollici: poi, usando la scansione automatica di KeyClicker Nicola è stato bravissimo a dare la conferma sulla risposta giusta schiacciando i pollici del papà. E che stretta!
Al posto dei pollici del papà, acquisteremo un sensore da utilizzare con KeyClicker, trovato solo in Inghilterra :


Adesso Nicola deve solo allenarsi a fare tante scelte usando questo metodo, così potrà diventare autonomo per scegliere le cose che gli interessano e per comunicare i suoi desideri. Avanti così, Nico!

Un’alternativa alla comunicazione facilitata
Un’alternativa alla comunicazione facilitata per Matteo
Ieri abbiamo visto Matteo, leone senza coraggio!
Vi ricordate il leone del mago di Oz?
Beh, Matteo gli assomiglia, anche come aspetto.
Matteo ha tratti autistici, è molto alto, biondo ed ha 22 anni: ha molte difficoltà a comunicare con le persone, sia per la sua patologia, sia per l’età adolescenziale. Non può esprimersi verbalmente e riesce a comunicare i propri pensieri solo “tramite” la mamma, con la comunicazione facilitata, digitando sul cellulare: è velocissimo! Dopo un po’ di tempo passato con lui mi sono convinto che, in effetti, sia lui stesso a digitare le parole nonostante la sua mano sia sostenuta dalla mamma; però capisco come chi non conosce bene la comunicazione facilitata e non ha molta esperienza possa dubitare di ciò.
E anche a Matteo questo è chiaro, infatti è la sua preoccupazione maggiore in ambito scolastico.
Matteo infatti è entrato dicendo: << Non so fare nulla senza la mamma e non sarò mai autonomo! Sono un po’ pigro, ma è soprattutto a causa della sua disabilità>>.
Da noi, quindi, cerca un ausilio di comunicazione e un metodo in grado di renderlo più autonomo e meno dipendente dalla comunicazione facilitata e dalla mamma.
Una volta superato le paure e le scetticismo iniziale di Matteo, come primo esercizio gli ho chiesto di scrivere su una tastiera standard per computer, prima con la comunicazione facilitata, poi in autonomia, copiando una parola prefissata (mi ha detto infatti, tramite cellulare, che da solo è in grado di copiare, ma non di esprimere i suoi pensieri).
Dopo qualche minuto: <<Matteo ha copiato da solo una parola per la prima volta. “Miracolo”! >>, esclama la mamma entusiasta e da Matteo stesso, che erano felicissimi.
Matteo ha già un tablet, ma su cui non riesce a digitare da solo, quindi gli ho chiesto il motivo, la differenza tra tastiera del tablet e tastiera fisica. Sempre digitando sul cellulare con la comunicazione facilitata, mi ha risposto che la differenza sta nel feedback durante la pressione dei tasti: il pulsante fisico lo sente abbassare, mentre il tasto virtuale non dà nessun riscontro.
Quindi abbiamo provato KeyClickerTAB con il feedback sonoro e la tastiera virtuale qwerty (rigorosamente qwerty, altrimenti Matteo <<si sente diverso!>>). Visto che ogni lettera scelta viene pronunciata ad alta voce da KeyClickerTAB, Matteo è riuscito a scrivere un paio di parole anche senza comunicazione facilitata.
<<Altro miracolo!>>
Matteo è entrato dicendo: <<Non so fare nulla>> ed è uscito affermando: <Questa tastiera virtuale mi piace e mi può rendere autonomo dalla comunicazione facilitata, quindi mi impegno e ti torno a trovare tra qualche mese per farti vedere come sono migliorato>.
Il leone ha ritrovato un po’ di coraggio e di fiducia!