
Si chiama Jacopo. Ha 10 anni ed è un amante della musica rock e heavy metal.
Non ha mai visto il mondo come l’abbiamo visto noi, ma sicuramente ha ascoltato meglio di tutti noi. Fa molta fatica a parlare e le sue parole sono molto limitate, ma capisce tutto ciò che gli viene detto. Jacopo non ha un controllo preciso delle mani ed è in carrozzina, ma è un bambino attento, curioso e con un grande senso umorismo; ama ascoltare la radio e molto spesso riconosce le canzoni e inizia a cantare.
Il seguito
Dopo la 3° elementare ha iniziato a seguire una scuola parentale, ovvero studia a casa con i suoi genitori, poiché la scuola pubblica non gli offriva un’assistenza adeguata.
La famiglia ha cercato tanti strumenti ma non ne ha ancora trovato uno adatto per far comunicare Jacopo; dopo averci incontrato alla fiera handimatica 2014 finalmente sono venuti trovarci alla nostra sede ..
Essendo Jacopo non vedente abbiamo cercato di sfruttare il canale uditivo, proponendo una soluzione da lui mai provata prima. Abbiamo infatti, tramite questo ausilio per non vedente, proposto a Jacopo di toccare lo schermo touchscreen del tablet per accendere e spegnere le canzoni, per rafforzare innanzitutto il concetto della causa-effetto (per Jacopo non evidentemente del tutto acquisito), per poi arrivare in futuro a fare delle scelte con una tabella a scansione di KeyClicker. In alternativa al Touchscreen abbiamo proposto a Jacopo anche di battere la mano sul tavolo, visto che già abituato a farlo, producendo cosi un suono che può essere rilevato dal microfono e da VocalPC per gestire la tabella a scansione. Questa tabella virtuale pronuncia ad alta voce parole e lettere, organizzate in categorie, che Jacopo può quindi scegliere pur non vedendo lo schermo e comunicando così i propri pensieri.
Inoltre con Jacopo abbiamo provato ad accendere e spegnere la canzone con l’emissione di un suono, utilizzando VocalPC in modo usuale. Jacopo però si è dimostrato un po’ timido… e di poche parole, quindi abbiamo abbandonato questa strada preferendo quella del Touchscreen.
Jacopo oggi si è rivelato anche un po’ disorientato dall’ambiente per lui nuovo, per cui siamo riusciti soprattutto ad impostare un percorso di lavoro, che la famiglia inizierà a fare a casa per suo conto; tra un paio di settimane ci aggiorneremo sui progressi di Jacopo.
Crediamo che se Jacopo lavora con impegno e serietà non c’è cosa che non può realizzare!
E speriamo ovviamente che grazie a questo ausilio per non vedente si possano aiutare tanti altri bambini o persone affette da questo problema.