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SOFTWARE PER DISABILI FACEMOUSE
Il software per disabili FaceMOUSE permette di muovere il mouse SENZA MANI e quindi di utilizzare il computer e comunicare!
Non necessita di una costosa telecamera ad infrarossi, ma solo di una comune webcam.
FaceMOUSE risulta la migliore alternativa rispetto ai comuni puntatori oculari, perchè sfrutta qualsiasi altro movimento residuo della persona, senza affaticarla.
Questo ausilio infatti è pensato per tutti quei disabili con movimenti incontrollati del corpo, che non potrebbero usare correttamente un computer, permettendo cosi loro di usarlo per le cose di tutti i giorni e soprattutto per comunicare, lavorare, studiare.
Ideato come tesi di laurea in Ingegneria Informatica di Soria Simone, con tetraparesi spastica grave, FaceMOUSE si è dimostrato fin da subito uno strumento ingegnoso e facile da usare.
Tramite una semplice webcam, questo software è in grado di seguire qualsiasi movimento la persona riesca a fare, che si tratti dello spostare anche di poco il naso, il mento, un dito, un piede, etc.
Grazie quindi a questo innovativo software per disabili, tutti saranno in grado di utilizzare il computer anche senza mani.
FaceMOUSE grazie alla sua totale adattabilità, si adatta a vari compiti, dalla domotica, alla scrittura, al gioco ed al lavoro, ma cosa più importante si adatta alle esigenze della persona che lo usa.
Tante le persone che in questi anni hanno potuto apprezzare l’ingegnosità di questo mouse per disabili, rimanendone affascinate proprio dalla sua capacità di sapersi modellare sulla persona disabile.
Insieme allo strumento vengono fornite anche lezioni per insegnare l’ uso dell’ ausilio ed anche eventuale assistenza per il software, per seguire la persona in tutto quello che fa, ed aiutarla ad usare l’ ausilio nel modo più adeguato e proficuo possibile.
Un esempio di prima consulenza di AIDA onlus
ESEMPIO DI PRIMA CONSULENZA DI AIDA ONLUS AD UNA FAMIGLIA CHE HA CHIESTO IL NOSTRO AIUTO
Qualche giorno fa, c’è stata una nuova consulenza di AIDA onlus, con Simone e Wolly in video-chiamata con una persona disabile,
Io non ero presente e Yukie mi ha girato un video sulla consulenza, così ho potuto scrivere questo articolo.
La persona è tetraplegica, parla un po’ ma è bloccato a letto e da lì svolge il suo lavoro.
Sono 3 anni che è sul letto, da cui scende solo per fare poche cose come andare in bagno.
Usa già un Computer per lavorare, ma usandolo da letto, ha difficoltà ad usare il mouse con le due dita che controlla meglio: infatti è un informatico.
L’ azienda per cui lavora gli ha affidato una nuova mansione nelle risorse umane e lui lavora da casa, svolgendo le sue mansioni da remoto.
Necessita, dunque, di un ausilio che gli permetta di controllare meglio il suo pc da letto, per svolgere il suo compito in maniera ottimale.
Simone offre subito FaceMOUSE, che sostituendo il mouse tramite webcam, è un software che permette il pieno controllo del pc, usando solo i movimenti del capo.
Da principio Simone chiede se riesce a muovere il collo, pare che ci riesca.
Successivamente gli spiega come funziona FaceMOUSE.
Decidono di darsi appuntamento appena mandati gli ausili, per installare prima il software e poi insegnare a usarlo bene.
Simone ribadisce anche che oltre al programma AIDA onlus fornisce anche l’assistenza per lo stesso in caso di problemi e difficoltà.
Questo è un esempio di come noi di AIDA onlus svolgiamo un primo contatto con le persone che ci chiamano per il nostro aiuto.
In questo caso Simone il più esperto chiede sempre nel modo più gentile possibile le possibilità della persona e decide poi quale possa essere lo strumento più adatto per cominciare una prova, per poi valutare se l’ ausilio è utile o ne serva un altro.

SIMONE VA A TROVARE LA FONDAZIONE COMETA
Simone va a trovare la Fondazione Cometa e vi resta alcuni giorni come ospite.
L’ idea di Cometa nasce dall’ incontro con Don Giussani di Erasmo Figini, noto designer d’ interni, famoso anche nella moda.
Tutto ebbe inizio dalla proposta di Don Giussani di prendere in affido un bimbo malato, da quel momento, includendo, oltre alla sua famiglia anche quella del fratello in una cascina di Como nasce l’ associazione, poi fondazione, Cometa.
In più trenta anni di vita, Cometa diventa una comunità cristiana. che ospita oltre 250 bambini e ragazzi, oltre a quelli del diurno, alle attività educative e sportive e l’ avviamento al lavoro nelle varie botteghe.
Don Giussani disse ad Erasmo “non fate un’opera di carità, di quelle ce ne sono già troppe, fate un’opera di comunione“.
E cosi la famiglia di Cometa si è allargata, con volontari, giovani ed anche disabili.

Ho Provato il software FaceMOUSE, ausilio per disabili
Ho provato il software FaceMOUSE
Il giorno 7, visto che ero in ufficio, Simone ha chiesto ad Elisa di farmi provare il software FaceMOUSE.
Il software FaceMOUSE è un ausilio informatico creato dall’ Ingegnere Simone Soria per aiutare i disabili a comunicare e scrivere con il pc.
Qualche mese fa provai da casa, mediante supremo, Fabula e Keyclicker, che sono praticamente uguali, ma non avevo mai provato il software FaceMOUSE.
Il Computer stava già funzionando, con l’ aggiunta di una webcam normalissima, quindi non c’è stato bisogno di cose particolari ad infrarossi o laser, e si è potuto cominciare!
Senza nemmeno me ne accorgessi, in meno di un secondo Elisa, ha tarato lo strumento sul mio naso.
In genere scrivo sempre che ci vuole qualche secondo per tarare FaceMOUSE, a differenza dei puntatori oculari, ma devo dire che è stato talmente rapido che non me ne sono neppure reso conto.
Me lo ha detto Elisa che stava già funzionando, altrimenti avrei aspettato fermo, senza far nulla.
Con il software in funzione ero già padrone del pc, potevo muovere la testa a destra, sinistra, su e giù, mentre mi divertivo a veder roteare il cursore del pc senza che muovessi una sola mano.
Ho trovato il movimento molto fluido e preciso, l’unico ostacolo, forse. è la grandezza del cursore del pc, ma non è colpa di FaceMOUSE, infatti il movimento era talmente preciso che il piccolo cursore di windows si perdeva alla vista in un lampo.
Elisa mi ha poi fatto vedere come si scelgono le lettere mediante la tastiera virtuale.
Basta appunto spostare il cursore muovendo la testa nella direzione della lettera scelta e aspettare un poco che questa viene trascritta.
Stessa cosa per aprire le finestre del desktop, basta passarci sopra con il cursore muovendo la testa, aspettare un poco e… ZAC! file aperto.
Allo stesso modo per chiudere.
Pensare che a muovere il cursore è solo il movimento della testa davanti alla camera, mi faceva pensare a qualcosa di più lento ed impacciato, invece, si è rivelato facile da usare e da capire.
La fluidità del comando mi ha davvero stupito.
Avere uno strumento preciso per chi soffre di disabilità e distonie nel proprio movimento deve essere molto importante.
Un cursore che sfarfalla, un software che va a scatti renderebbero difficilissimo l’uso per chiunque, figuriamoci per chi non può controllare bene le proprie braccia.
La precisione, la fluidità del movimento del cursore e la velocità, sia di taratura che di esecuzione mi hanno davvero colpito.
Purtroppo, non ho potuto provare altre funzioni, perché il lavoro chiamava, ma è stata una bella esperienza.
Immagino che per una persona impossibilitata a comunicare e scrivere, utilizzare uno strumento così fluido e preciso, debba essere come una folgorazione; una scoperta strabiliante!
A maggior ragione mi rendo sempre più conto che aiutare i disabili a esprimere la propria vita sia una missione molto importante per loro e per la società.
Enrico.
FABULA SOFTWARE PER DISABILI
Fabula; software e tastiera virtuale per disabili
Fabula è un software che simula una tastiera virtuale simbolica con C.A.A (Comunicazione Aumentativa Alternativa), pensato da AIDA onlus per tutti quei disabili che hanno movimento incontrollato delle mani ed adatto per chi ha DSA.
Prevede l’uso di ogni canale comunicativo possibile, dai simboli alle lettere, alle immagini associate al suono, per permettere all’ utilizzatore una rapida computazione di una frase.
Con una tastiera virtuale adattabile in tabelle nelle quali è possibile associare tra loro le varie componenti semantiche, per favorire la velocità di scrittura; grazie anche ad una AI di sistema predittiva.
La persona può dunque usare il pc senza uso della normale tastiera, ma riuscirà ad ottenere comunque una ottima velocità di scrittura.
In aggiunta a quanto detto, sopra il nostro software riesce a distinguere quale tasto virtuale viene toccato accidentalmente oppure no.
Pur essendo un software per pc touch-screen, il software di fabula è in grado di capire quale sia la lettera o il simbolo scelto in base al tempo di permanenza del dito sullo schermo, scartando quindi eventuali errori di tocco.
La sintesi vocale di Fabula è un ulteriore aiuto nella comprensione dei simboli, facilitando così la formulazione della frase scritta.
Fabula ha inoltre la possibilità di essere adattato per varie necessità, dal lavoro alla scuola.
È dotato infatti di un editor che permette all’ utilizzatore di creare proprie tastiere virtuali, o agli educatori ed insegnati, esercizi per gli studenti.
Inoltre, Fabula è compatibile con ogni tipo di sistema di scrittura di Windows, rendendo possibile creare ogni tipo di file di testo, da Doc, docx e così via, senza copia-incollare.
Uno studente può quindi prendere appunti in classe, fare i compiti e tesine e poi stampare gli elaborati svolti.
AIDA ONLUS CONSULENZA ALLA SCUOLA
AIDA ONLUS, CONSULENZA ALLA SCUOLA DON MILANI DI LA SPEZIA.
Il giorno 7 novembre, ci ritroviamo presso gli uffici di AIDA onlus per una consulenza alla scuola Don Milani di La Spezia.
Ci chiamano per un ragazzo di nome Federico 14 anni, che usa il puntatore oculare Grid; a parlare con noi è il suo insegnante.
Federico non riesce ad usare bene l’ausilio, perché non è adatto alle sue necessità.
Ci chiedono per tanto se esista un ausilio efficace da fargli usare per scrivere e leggere.
Simone, per prima cosa, chiede cosa riesca a muovere il ragazzo, ci rispondono il solo braccio sinistro ma con molta difficoltà.
Simone vuole vedere se è in grado di muovere il braccio anche un poco, ma purtroppo lo schermo del pc che hanno in dotazione non ha il touch screen.
Si vuole per tanto simulare un PC a tocco, facendo fare la funzione di “touch” virtuale ad un insegnante che usa il mouse in dotazione.


Quando Federico tocca lo schermo, indicando un oggetto che gli è stato detto, l’insegnante col mouse simula il tocco.
Purtroppo, lo schermo è molto grande e pesante, sostenuto da uno dei due docenti in video chiamata.
Federico è distratto dallo smartphone e dalla chiamata che stiamo facendo e, pur felice per la novità, non esegue quanto richiesto.
Simone ha cercato per una buona mezz’ ora di capire di cosa fosse capace il ragazzo, ma le difficoltà della situazione erano troppe e si è potuto far poco.
Molto probabilmente il ragazzo sarebbe in grado di usare il movimento del braccio e della mano destra, ma il mezzo inappropriato e la distrazione del momento hanno reso difficile stabilirlo con certezza.
L’ unico modo per capire con sicurezza quale mezzo sia adatto è recarsi in loco e vedere cosa succede.
Simone non demorde e decide di rifare un’altra video chiamata tra qualche giorno e ritentare assegnando degli esercizi da far fare a Federico.
Nell’ eventualità non si arrivi ad un discernimento chiaro, molto probabilmente si dovrà andare in trasferta.


Sono cose che succedo purtroppo, molti ragazzi si trovano con degli ausili non adatti alle loro necessità e rimangono indietro con gli studi senza poter progredire.
Capita anche che la colpa sia attribuita al ragazzo che, per colpa della sua condizione non collabora, quando invece non è stato messo in grado di esercitarsi appropriatamente.
Può passare anche molto tempo prima che ci si renda conto che gli ausili non sono adatti, per via di scelte sbagliate a monte.
Gli ausili, infatti, devono essere adattati alla persona e non è detto che uno vada bene per un altro e che sia possibile riutilizzarlo per problemi che sembrano uguali.
Per questo le consulenze di AIDA sono importanti, per seguire non solo gli studenti disabili, ma anche i loro educatori ed insegnanti, per conoscere le possibilità dell’ausilio e soprattutto il potenziale latente dei loro alunni.
Sono sicuro che con un buon lavoro anche il problema di Federico potrà essere risolto al meglio, che il ragazzo sarà in grado in futuro di fare grandi cose.
Buon lavoro a Federico ed ai suoi insegnanti della Don Milani, in bocca al lupo!
Che Dio vi accompagni.

Comunicare con il software FaceMOUSE
Comunicare con il software FaceMouse
Comunicare con il software FaceMOUSE è un importante traguardo per un disabile.
FaceMOUSE è un programma nato dall’ ingegner Simone Soria, tetraplegico, come sua tesi di laurea, per aiutare chi come lui, non potrebbe svolgere le proprie attività quotidiane senza utilizzare un ausilio.
Pensato per i disabili con movimenti incontrollati e distonici, FaceMOUSE è un ausilio che rende possibile comunicare attraverso il PC.
Con i movimenti del volto, o di una parte del proprio corpo, il disabile è in grado di controllare il cursore del pc e quindi può aprire e chiudere le finestre del sistema operativo ed utilizzare una tastiera virtuale integrata nel software.
Mentre tutte le altre tastiere, modellate sugli hardware standard, richiedono di scegliere tra 21 lettere, quella di FaceMOUSE si basa solo su 4 scelte.
L’A.I. integrata nel software, propone all’ utilizzatore 4 scelte secondo le 4 direzioni in cui si può muovere il capo, in modo predittivo, riducendo il tempo di scelta e il tempo di battitura della frase.
Il software è dotato di un sistema predittivo di scelta delle parole.
Dunque si può affermare con certezza che il sistema di comunicazione di FaceMOUSE è più semplice e rapido di un qualsiasi puntatore oculare.
La sintesi vocale presente è inoltre un aiuto in più per facilitare a scrivere e comunicare meglio, ed è utile anche nell’ eventualità il disabile soffra di DSA.

A differenza di un puntatore oculare, FaceMOUSE non ha necessità di utilizzare una telecamera ad infrarosso per seguire i movimenti degli occhi, ma basta una normale webcam.
Per questo non c’è bisogno di sottoporre il disabile distonico a lunghe ed estenuanti tarature dell’ ausilio, da immobile, ma bastano pochi secondi e FaceMOUSE è pronto.
Tutti questi strumenti presenti nel programma di FaceMOUSE sono pensati per renderlo adattabile ad ogni persona.
Infatti nessun disabile è uguale all’ altro ed ognuno ha le proprie esigenze e necessità, dovute alla propria condizione di vita.
Perciò il software di AIDA onlus può essere adattato per ogni evenienza, dal gioco, allo studio, al lavoro e alla domotica, ma soprattutto rende il disabile capace di socializzare e comunicare, di essere libero.
Esercizi per migliorare la comunicazione: Prima puntata
Lezione con Simone ed Eri: Prima Puntata
La prima puntata, Simone ed Eri vi mostrano alcuni piccoli esercizi che potete fare con vostro figlio, o figlia, per arrivare ad utilizzare un ausilio di comunicazione, oppure semplicemente per migliorare la comunicazione senza computer.
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AUSILI PER DISABILI E GIOCO
FaceMOUSE: ausili per disabili e gioco.
FaceMOUSE: ausili per disabili e gioco
Quanti ausili per disabili al giorno d’ oggi sono in grado di far giocare chi non ha la mobilità adatta per tenere un joypad oppure di usare mouse e tastiera?
FaceMOUSE di AIDA onlus e la sua versatilità, lo rendono all’ avanguardia nel campo degli ausili per disabili: uno strumento adatto anche per il gioco.
È bene ricordare che FaceMOUSE è un software nato per assistere quei disabili molto gravi che hanno movimenti incontrollati e scoordinati.
Per questo FaceMOUSE ha una grandissima duttilità che lo rende perfetto per ogni ogni singolo caso e questo fa sì che le sue funzioni siano adattabili ad ogni tipo di necessità.
I giochi da pc, oppure online, prevedono l’uso di periferiche quali joypad, tasti e tastiere, che devono essere premuti per determinare movimenti ed azioni di avatar che si spostano in uno spazio virtuale.
La sensibilità di FaceMOUSE e la sua semplicità di uso permettono al software di simulare i normali accessori di gioco, sostituendo ai movimenti delle mani i movimenti residui del capo o altre parti del corpo.
La precisione è tale da poter guidare in simulazioni d’ auto o tirare calci di rigore in partite virtuali di calcio.
Utilità dell’ ausilio FaceMOUSE nel gioco
A differenza poi di un puntatore oculare, FaceMOUSE è tarabile in pochissimi secondi: non necessita di lunghe sezioni di scannerizzazione del volto, molto tediose per la persona che ha movimenti incontrollati.
Potendo utilizzare le parti del proprio corpo attraverso una semplice web-cam giocare con FaceMOUSE è più semplice che utilizzando un puntatore oculare.
Il movimento del corpo infatti rende più reattiva l azione di gioco, e la web-cam offre una maggiore responsività dei comandi, là dove la videocamera a infrarossi del puntatore oculare renderebbe più lento il gioco.
FaceMOUSE è uno strumento creato per l’ integrazione della persona disabile nel mondo, aiutandolo a vivere e realizzare se stesso nella società, ed in questo anche il gioco è importante specialmente nella vita dei bambini e dei ragazzi più giovani.
CONSULENZA PER DISABILI – Video-chiamata con la famiglia di Angela
Consulenza per disabili di Aida onlus, in video chiamata con Angela e la sua famiglia
Il giorno 19 ottobre, verso le 16.00, Simone mi chiama per invitarmi ad una video chiamata per conoscere una famiglia che risiede in Basilicata con una figlia che ha bisogno del nostro aiuto, come si fa quando la consulenza per disabili è per coloro che abitano molto lontano, dalla nostra sede in Camposanto (Mo).
Accetto! E alle 16.30 incontriamo la piccola Angela e la sua famiglia, con la mamma, i fratelli, il papà e anche un po’ di gente che lavora nel forno pasticceria dei suoi genitori, da dove effettuano la video chiamata.
Una bambina molto amata.
Angela ha 9 anni e fa la scuola elementare, è tetraplegica, ha molte distonie, sa muovere le mani, ma molto meglio la testa, dove la voce e le braccia invece sono controllate molto meno.
Per il resto è una bella bimba intelligente, capisce e conosce le lettere, che generalmente sceglie con le braccia, come ci ha raccontato la mamma, ma a scuola fa poco, come succede spesso per via degli educatori che cambiano di continuo.
Dopo una breve presentazione Simone chiede di fare alcune piccole cose per capire come agisce la bambina.
Per prima cosa chiediamo, con dei dolcetti diversi, alla bambina di indicarci un dolcetto che le diciamo e lei dopo un po’ lo indica, ma purtroppo lo getta a terra involontariamente nel farlo.
A questo punto le chiediamo di muovere la testa e guardare Simone nel video, e dopo un poco lo fa.
Successivamente le chiediamo di muovere la testa nelle 4 direzioni, se la direzione è corretta la mamma farà partire per lei un cartone animato di Masha e Orso che ad Angela piace molto.
La bambina agisce positivamente, e così Simone decide che FaceMOUSE è l’ausilio giusto, ed effettivamente, visto che, le braccia le muove ma con tanta difficoltà nel controllo, rispetto al capo penso anche io che sia proprio l’ ausilio che faccia per lei.
Simone chiede alla mamma di continuare durante la settimana un esercizio per abituare Angela a guardare nella direzione corretta quando le viene detto di volgere lo sguardo su due oggetti differenti; un compito da svolgere per la prossima consulenza fissata per il giovedì successivo.
Si richiede anche di mandarci dei video dimostrativi, per vedere come Angela svolge l’ esercizio.
In seguito questo “compito” sarà propedeutico alla scelta multipla tra due oggetti, per abituarla a scegliere le immagini o le lettere che saranno poi alla base della comunicazione nell’uso di FaceMOUSE.
La famiglia pur venendo da lontano vorrebbe inoltre conoscere AIDA e la sua sede, per farci vedere direttamente la piccola Angela. Simone ne è molto felice, si propone quindi di accoglierli per due giorni.
Saranno due belle giornate sicuramente.
AIDA si sta attrezzando anche per accogliere gente da molto lontano in modo da offrire un sostegno ancora maggiore alle famiglie.
Abbiamo pregato Maria alla fine, purtroppo per pochi secondi è venuto meno il colegamento, ma riconnessa la video-chiamata abbiamo sentito distintamente l’amen di Angela.
Affidiamo a Maria la piccola Angela e preghiamo perché diventi una donna grande e faccia molto per il futuro.
