
Ciao sono Ismet Suna un ragazzo che frequenta il Corni Polo Leonardo come informatico.
Volevo raccontarvi di come ho conosciuto il mondo della disabilità facendo esperienza come tirocinante in AIDA onlus.
Come primo impatto mi sentivo a disagio e pensavo che questo luogo di lavoro non era buono quanto io pensassi e avevo paura che io non imparassi nulla.
Per lo più un luogo di lavoro per gli informatici in campagna con un ufficio piccolo mi sembrava molto strano da vedere.
Da quello che mi aspettavo prima doveva essere un luogo in un edificio in città, con un grande ufficio.
Ma da quando ho iniziato il tirocinio ho imparato che l’apparenza inganna eccome!
Quando iniziai il tirocinio parlai un po’ con Simone Soria (il capo di AIDA che anche lui frequentò il Corni).
Lui poteva capire che capacità avevo e quali erano i miei punti deboli. Quando finii di parlare con Simone lui subito si accorse che la mia grammatica non andava bene e che io non riuscivo ad esprimermi al meglio con le persone.
Quindi mi ha aiutato a migliorare la grammatica per farmi esprimere meglio con un linguaggio più chiaro.
Per farmi fare pratica Simone mi fece scrivere vari articoli sulla disabilità e sugli ausili, per esempio sul FaceMouse, Puntatore oculare CiaoMondo, AudioQuaderno e la presentazione dell’AIDA nella mia scuola.
Dopo aver finito un articolo li correggevo subito dopo insieme a Simone che mi indicava quali erano i miei errori e li dovevo correggere da solo. Simone mi insegnò a scrivere meglio di come facevo prima e mi dava molta disponibilità anche quando lavorava su cose più importanti.
Quando scrivevo questi articoli avevo l’impressione che lui mi insegnasse piu l’italiano che il lavoro e questa cosa mi faceva sentire inutile e per lo più un disturbo per lui. Ma mi disse che il mio lavoro non era inutile e mi mostrò che gli articoli che io scrivevo venivano messi sul sito di AIDA e questa cosa mi sollevò moltissimo.
Simone è una persona molto gentile e non mi ha mai messo in cattiva luce, mi diceva sempre che miglioravo di più e mi motivò tantissimo per andare avanti.
In questo periodo ho avuto dei problemi alla schiena e non sono riuscito a dormire la notte per il dolore. Quando ero al luogo di lavoro mi chiese se avessi qualche problema e gli raccontai tutto.
Simone vide che ero molto pallido e senza pensarci mi mandò alla camera di sopra dove c’era un divano e mi disse di dormire e riposare un po’.
Poi dopo, quando avevo forza, mi avrebbe fatto lavorare su piccole cose.
Simone è un capo molto gentile e disponibile, oserei chiamarlo maestro perchè mi insegnò molte
altre cose, sia per la vita che per la grammatica.
Prima che io venissi qui era un periodo molto buio per me ed ero molto stressato per il mio futuro.
Ma quando ho visto Simone che si è laureato in ingegneria informatica e per lo più sposato nonostante la sua disabilità, rimasi stupito.
Mi dissi che anche io volevo farcela e mi motivò sempre di più, e mi fissai un obbiettivo in più che mi serviva per andare avanti.
Andare a lavorare da Simone come tirocinante e stato più che una buona idea! Mi sono trovato benissimo non solo nel luogo di lavoro ma anche per i lavoratori molto disponibili e molto simpatici; addirittura una di loro mi portava a casa e ciò mi dava un grandissimo aiuto.
Non potevo trovare luogo migliore dove riprendermi e sono molto soddisfatto di questa scelta. Sono sicuro che se fossi andato in altri posti non mi avrebbero trattato in questo modo.