
Pochi giorni fa una ragazza di nome Etta, 20 anni, è stata accompagnata qui nella sede di AIDA Onlus dalla sua mamma adottiva, dal suo educatore e dal direttore del Centro Diurno in provincia di Ferrara che frequenta.
Questa occasione ci ha permesso di conoscere la sua storia e di comunicare un po’ con lei utilizzando un semplice PULSANTONE per disabili.

Questa bella comitiva rappresenta però solo una parte della grande famiglia che circonda Etta: se per mezza giornata infatti frequenta il Centro Socio Riabilitativo Diurno, per il restante tempo la ragazza è accolta in una Casa Famiglia (gestita dalla stessa mamma ) che ha ospitato, e ospita, tanti altri ragazzi, per lo più bambini anche molto piccoli.
Una bella, chiassosa e vivace realtà che aiuta questi bambini che hanno alle spalle famiglie e storie diverse. Proprio come AIDA, anche loro vogliono venire incontro alle più svariate esigenze di questi ragazzi; ed è per questo che abbiamo potuto conoscere Etta.
La prima cosa che salta all’occhio non è la sua carrozzina, ma i suoi capelli ricci e il suo sorriso. Etta purtroppo non può parlare o muoversi come vorrebbe ( ha infatti una tetraparesi spastica) ma riesce a spostarsi sufficientemente bene con lo sguardo.
Per questo motivo abbiamo iniziato la nostra consulenza facendole provare “CiaoMondo”, il nostro puntatore oculare. Qualche difficoltà l’abbiamo però incontrata: è un ausilio molto valido per chi vuole utilizzare il computer in toto, ma richiede anche molta più attenzione rispetto ad altri ausili.
In questo caso Etta, non avendo per ora grandi o precise esigenze se non quella di comunicare tramite immagini, e distraendosi facilmente, non ha potuto sfruttare il puntatore oculare “CiaoMondo” al meglio.
Per questo motivo ci è sembrato più adeguato passare ad un pulsantone per disabili. Sfruttando il residuo movimento del viso di Etta, le abbiamo avvicinato al capo questo sensore chiedendole di spingerlo su nostra richiesta.
L’impegno a volte svaniva ( a 20 anni, si sa, siamo tutti uguali!), ma tramite immagini a scansione siamo riusciti a comunicare un pochino con lei.
Parte fondamentale è stato spronare Etta ad eseguire questo nuovo movimento col capo verso il nostro pulsantone per disabili, ogni qualvolta lei volesse scegliere un’immagine in particolare.
Sarà sicuramente accompagnata ad esercitarsi in questo da tutte le persone del Centro Diurno e della sua Casa Famiglia, per ottenere risultati sempre migliori! E perché no, un giorno poter riuscire ad utilizzare col movimento del viso anche il nostro FaceMouse e rendere così il comunicare molto più agile e veloce.
Durante la consulenza abbiamo potuto constatare infatti che volendo, non distraendosi e prestando solamente un po’ più attenzione al computer, sarebbe in grado di muoversi bene e di sfruttare al meglio anche quest’altro nostro ausilio.
La collaborazione di AIDA Onlus proseguirà poi con entrambe queste realtà, ringraziando Etta di averci fatto conoscere e sicuri di un futuro lavoro insieme.
Per avere ulteriori informazioni sugli ausili per disabili vai sul sito:
www.aidalabs.com