AIDA ONLUS, CONSULENZA ALLA SCUOLA DON MILANI DI LA SPEZIA.
Il giorno 7 novembre, ci ritroviamo presso gli uffici di AIDA onlus per una consulenza alla scuola Don Milani di La Spezia.
Ci chiamano per un ragazzo di nome Federico 14 anni, che usa il puntatore oculare Grid; a parlare con noi è il suo insegnante.
Federico non riesce ad usare bene l’ausilio, perché non è adatto alle sue necessità.
Ci chiedono per tanto se esista un ausilio efficace da fargli usare per scrivere e leggere.
Simone, per prima cosa, chiede cosa riesca a muovere il ragazzo, ci rispondono il solo braccio sinistro ma con molta difficoltà.
Simone vuole vedere se è in grado di muovere il braccio anche un poco, ma purtroppo lo schermo del pc che hanno in dotazione non ha il touch screen.
Si vuole per tanto simulare un PC a tocco, facendo fare la funzione di “touch” virtuale ad un insegnante che usa il mouse in dotazione.


Quando Federico tocca lo schermo, indicando un oggetto che gli è stato detto, l’insegnante col mouse simula il tocco.
Purtroppo, lo schermo è molto grande e pesante, sostenuto da uno dei due docenti in video chiamata.
Federico è distratto dallo smartphone e dalla chiamata che stiamo facendo e, pur felice per la novità, non esegue quanto richiesto.
Simone ha cercato per una buona mezz’ ora di capire di cosa fosse capace il ragazzo, ma le difficoltà della situazione erano troppe e si è potuto far poco.
Molto probabilmente il ragazzo sarebbe in grado di usare il movimento del braccio e della mano destra, ma il mezzo inappropriato e la distrazione del momento hanno reso difficile stabilirlo con certezza.
L’ unico modo per capire con sicurezza quale mezzo sia adatto è recarsi in loco e vedere cosa succede.
Simone non demorde e decide di rifare un’altra video chiamata tra qualche giorno e ritentare assegnando degli esercizi da far fare a Federico.
Nell’ eventualità non si arrivi ad un discernimento chiaro, molto probabilmente si dovrà andare in trasferta.


Sono cose che succedo purtroppo, molti ragazzi si trovano con degli ausili non adatti alle loro necessità e rimangono indietro con gli studi senza poter progredire.
Capita anche che la colpa sia attribuita al ragazzo che, per colpa della sua condizione non collabora, quando invece non è stato messo in grado di esercitarsi appropriatamente.
Può passare anche molto tempo prima che ci si renda conto che gli ausili non sono adatti, per via di scelte sbagliate a monte.
Gli ausili, infatti, devono essere adattati alla persona e non è detto che uno vada bene per un altro e che sia possibile riutilizzarlo per problemi che sembrano uguali.
Per questo le consulenze di AIDA sono importanti, per seguire non solo gli studenti disabili, ma anche i loro educatori ed insegnanti, per conoscere le possibilità dell’ausilio e soprattutto il potenziale latente dei loro alunni.
Sono sicuro che con un buon lavoro anche il problema di Federico potrà essere risolto al meglio, che il ragazzo sarà in grado in futuro di fare grandi cose.
Buon lavoro a Federico ed ai suoi insegnanti della Don Milani, in bocca al lupo!
Che Dio vi accompagni.
